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Va in pensione il procuratore generale dell'Aquila, Pietro Mennini; il saluto del sindaco Pierluigi Biondi

26/05/2020

“Sentimenti di amicizia istituzionale e nel rispetto dei ruoli” sono stati rivolti dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, al procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’appello dell’Aquila, Pietro Mennini, che da venerdì lascerà l’incarico per raggiunti limiti di età.

È stato lo stesso Procuratore a informare con una nota le autorità – e anche il sindaco Biondi – della cessazione dal servizio. “La lettera che mi ha inviato – ha scritto Biondi nella nota inoltrata al dott. Mennini - con la quale comunica la sua cessazione del servizio a partire dal prossimo 29 maggio, da una parte mi onora e dall’altra – non posso negarlo – un po’ mi rammarica. Mi onora perché lei ha voluto rendermi partecipe delle sue profonde riflessioni circa il suo operato e la sua ben nota dedizione a un lavoro particolarmente delicato quale quello del magistrato, e dei suoi pensieri di amicizia istituzionale – sempre nel rispetto dei ruoli e di condivisione dei valori – che, commosso, ricambio in pieno. Mi rammarica, d’altro canto, perché la magistratura perde un componente encomiabile di questa categoria. Un uomo che ha dedicato la sua vita alla giustizia, tangibilmente impegnato per il rispetto della legalità e dunque per una società sana”.

Biondi ha inoltre voluto sottolineare come il procuratore abbia “chiaramente operato nell’interesse dei cittadini e delle loro esigenze. Ecco perché gli aquilani, non possono non essere dispiaciuti per il fatto che lei, tra qualche giorno, non sarà più al timone della Procura generale di questa città e di questa regione”.

Nel formulare gli auguri per la ‘seconda vita’ cui il dottor Mennini andrà incontro, il sindaco Biondi ha affermato che il procuratore “potrà sempre e comunque indossare un’altra toga importante (senza dismettere quella che ha a lungo vestito), e cioè quella dell’uomo fattivamente impegnato nella società. Quella società che lei stesso, nel corso del suo intervento durante la recente inaugurazione dell’anno giudiziario, ha richiamato a proposito della disperazione più grande che può impadronirsi di essa: ‘il dubbio che vivere rettamente sia inutile’, citando il suo illustre e stimato collega, Bernardo Petralia. Questo è l’impegno che, sono certo, lei porterà avanti” e che consiste nel “convincere la collettività che, al contrario, vivere rettamente è utile. Sono persuaso – ha concluso il sindaco dell’Aquila – che lei metterà a frutto il suo paziente lavoro di decenni per eliminare quella disperazione che, troppo spesso, pervade la nostra comunità. E le istituzioni, a cominciare da quella che rappresento, hanno il dovere di seguire questo suo esempio”.

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