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L'Aquila al Countless cities. Domani al via la prestigiosa rassegna

24/06/2021
countless cities

La città dell’Aquila sarà presente a Countless cities, la Biennale delle città del mondo,  che si inaugurerà a Favara (Ag) domani, venerdì 25 giugno, e sara visitabile fino al mese di ottobre. 

La nostra città sarà ospite, con un proprio padiglione, all’interno del cortile Quid Vicolo Luna, della seconda edizione della rassegna, che si terrà nell’ambito del suggestivo contesto del Farm Cultural Park, considerato come uno dei centri culturali indipendenti più influenti del mondo contemporaneo e uno dei progetti più effervescenti di ripensamento e rinascita di realtà urbane. L’iniziativa è nata dal lavoro di due professionisti, Florinda Saieva e Andrea Bartoli, che hanno scelto Favara come luogo di vita, iniziando la trasformazione del centro storico abbandonato in un attrattore culturale e turistico, sovvertendo così un’identità cittadina da sempre associata a parole come mafia, latitanti, abusivismo e malaffare. In quella che è diventata, grazie a questa iniziativa coraggiosa e originale, una piccola capitale mondiale della rigenerazione, è arrivata anche l’idea di un evento, la Biennale, tutto dedicato alle città del mondo che vivono processi di rigenerazione.

L’Aquila, espressamente invitata da Bartoli, racconterà la sua esperienza di rinascita, accanto a realtà quali San Paolo, Hong Kong, Tangeri, Napoli, Bruxelles, Buenos Aires, Abu Dhabi, Pittsburgh, Caracas, Tirana e tante altre ancora. La città avrà un proprio padiglione dedicato, ma il percorso per raggiungerlo passerà attraverso altre due postazioni. All’accoglienza, nel cuore di Farm, sarà installata una scultura, riproducente una cicatrice, un segno, che si estende per circa due metri, ideata e realizzata dall’artista aquilana Francesca Falli, cui è abbinata la proiezione di dieci video che, attraverso la viva voce degli aquilani e un videomapping su san Bernardino, realizzato in occasione della notte dei ricercatori dall’Università dell’Aquila, introdurranno all’esperienza aquilana. Il tema della cicatrice/segno è quello che ha accompagnato la filosofia del dossier di candidatura a Capitale italiana della cultura per il 2022 (la cultura lascia il segno): la cicatrice d’oro o d’argento, nell’arte giapponese del kintsugi, è infatti l’elemento che impreziosisce nonostante la rottura, che diventa parte dell’esperienza, elemento fondante delle comunità. Nel cuore di Farm, sui pannelli esplicativi dedicati all’Aquila, attraverso un qr code sarà possibile scaricare l’app “L’Aquila rinasce” che invita a seguire il percorso che guiderà il visitatore, passo dopo passo, in una sorta di game virtuale. Seguendo i totem dislocati lungo il tragitto e i piccoli segni d’oro virtuali, e conquistandoli uno a uno, si apriranno contenuti video di avvicinamento fino ad arrivare nella sede del padiglione Quid Vicolo Luna. La sosta intermedia è all’interno di Palazzo Micciché, dove i visitatori conosceranno, attraverso le immagini del video INTERVALLO, dell’artista Fabio Bix, il momento di cesura legato al sisma del 2009. Contestualmente, in un’altra area, sarà collocato un fascio di luce blu, a spiegare la necessità di tenere a memoria la tragedia per riuscire a esprimere una rinascita consapevole. Il percorso, attraverso l’applicazione per smartphone, condurrà il visitatore al cortile del Quid Vicolo Luna. Qui saranno installate quattro sculture di luce, rappresentanti, rispettivamente, la scritta L’Aquila, una gru, una cicatrice d’oro e la Basilica di Collemaggio. Sempre attraverso l’applicazione, accanto ad ogni illuminazione, sarà possibile visualizzare dei video sull’Aquila. Abbinato alla gru, un video sulla ricostruzione a cura dell’USRA, mentre alla cicatrice sarà associato il video, prodotto in occasione della candidatura a Capitale della cultura, in cui tre studiose del GSSI declamano la poesia che Alda Merini dedicò all’Aquila. In corrispondenza, invece, della Basilica, di Collemaggio ci sarà il video racconto della Perdonanza Celestiniana. Al piano superiore del padiglione, i visitatori saranno accolti da sette scatti emblematici del fotografo aquilano Roberto Grillo, lungo un percorso che accompagna dalla fase pre-sisma, passando per il 2009, fino ad oggi. Nella stanza attigua, invece, sarà ospitato il progetto re-Telling, a cura dell’Accademia di Belle Arti: una testa di Minerva declamerà le citazioni di artisti, scrittori e intellettuali che, nel corso della storia, hanno raccontato la città. Durante tutta l’estate il padiglione aquilano sarà animato anche da eventi e ospiti che metteranno a confronto le emergenze e le rinascite di Favara e L’Aquila.

“L’invito rivoltoci da Andrea Bartoli ci inorgoglisce, in ragione dell’importanza di questa iniziativa, e ci conferma come il percorso intrapreso ai fini di fare della cultura un architrave della rinascita stia dando i suoi frutti, come dimostrato anche dalla presenza della città dell’Aquila al Meeting delle città creative di Fabriano e al Barcellona smart city Expo’ nel 2019, e ancora al Lucca Beni Culturali nel 2020. – ha dichiarato il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi – La Biennale delle città del mondo ci vedrà accanto a realtà urbane importanti e conosciute, nel comune denominatore di una rigenerazione urbana che, grazie a progettualità ritenute esemplari e a buone pratiche, efficaci e innovative, hanno saputo raccogliere la sfida della ricostruzione e rilanciarla in ambiziosi programmi di crescita culturale e sociale.. Dalla polvere e dalle macerie può rinascere una città più moderna e attrattiva, non solo per i suoi monumenti ma anche per l’offerta culturale e la vivacità creativa, che questa rassegna esprimerà a pieno, l’innovazione e la capacità di raccontarsi attraverso nuovi linguaggi, il che vuol dire, come testimonia la nostra presenza in un contesto internazionale così prestigioso, aprirsi al mondo”.

 

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