L'Aquila 2026: chiarimento tecnico-procedurale del vicepresidente del Comitato dei garanti, Rinaldo Tordera
“In qualità di vicepresidente del Comitato dei garanti per L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026, ritengo doveroso offrire alla cittadinanza un quadro chiaro e trasparente delle procedure tecniche che regolano la costruzione e l’approvazione del programma culturale dell’anno da Capitale. Si tratta di un percorso formalizzato, multilivello e partecipato, che garantisce qualità, coerenza e correttezza amministrativa.
Ricordo che il Comitato – istituito dal Comune dell’Aquila e successivamente integrato – è composto da: rappresentanti delle istituzioni culturali, professionisti ed esperti del settore, membri designati dal Consiglio comunale, appartenenti sia alla maggioranza che all’opposizione. Si tratta dunque di un organismo non politico, con funzioni tecnico-consultive e valutative, operante in piena autonomia.
Tutti i progetti che concorrono al programma 2026 seguono un iter che prevede: la valutazione tecnica preliminare da parte del Comitato, il suo parere formale, la trasmissione degli atti alla Giunta comunale, che assume la deliberazione finale.
Nessun progetto può essere inserito nella programmazione ufficiale senza essere stato esaminato e valutato dal Comitato.
È utile ricordare che la candidatura dell’Aquila, presentata nel 2023, è nata all’interno di un processo ampio e trasparente che già allora nasceva sulle basi di manifestazione di interesse pubblica rivolta a istituzioni, organizzazioni culturali e associazioni del territorio per raccogliere proposte progettuali coerenti con gli assi della Nuova Agenda Europea della Cultura: salute e benessere, coesione sociale, innovazione, ambiente. A seguito della manifestazione è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con Comune di Rieti, Regione Abruzzo, USRA, USRC e Ufficio Speciale Ricostruzione post-sisma 2016 Abruzzo, per definire ruoli, responsabilità e impegni condivisi nella candidatura interregionale.
Nell’ambito delle riunioni del Comitato, gli esperti non svolgono un ruolo passivo:
contribuiscono attivamente con osservazioni, suggerimenti e proposte. È il caso, ad esempio, dell’ultima seduta in cui – su richiesta di un componente – è stata audita Anna Paola Concia in relazione alla proposta di ospitare all’Aquila un’edizione di Didacta, importante manifestazione italiana dedicata all’innovazione didattica.
Questo conferma che il Comitato è un luogo di confronto tecnico che arricchisce il programma attraverso competenze qualificate.
Nel solco della trasparenza e della partecipazione, sono in fase di pubblicazione nuovi bandi per iniziative complementari, rivolti a realtà culturali, creative, formative e associative del territorio.
Il lavoro del Comitato dei Garanti prosegue con senso di responsabilità, nel rispetto della città, delle istituzioni e delle procedure.
Il programma dell’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026 è frutto di un percorso ampio, verificabile, inclusivo e tecnicamente fondato, nel quale ciascun attore – istituzionale, culturale, associativo – contribuisce con il proprio ruolo”.
Regione Abruzzo