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No al gasdotto Snam, Moroni: "Disdire la conferenza dei servizi"

29/01/2013

“Disdire la convocazione della conferenza dei servizi per il rilascio dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) relativa alla realizzazione del gasdotto Snam a Sulmona”.
È quanto chiedono i Comitati che si oppongono alla scelta del percorso decisa dalla Snam per l’opera e che contestano la localizzazione di una centrale di compressione a Sulmona. Lo rende noto il coordinatore dei Comitati e assessore comunale ai Lavori Pubblici e al Verde pubblico Alfredo Moroni.
Con una nota inviata alla responsabile del Servizio Politica energetica e Qualità dell’Aria della Regione Abruzzo, infatti, i Comitati ricordano che il Collegio regionale per le Garanzie statutarie ha rilevato, con proprio parere, “evidenti contrasti tra il procedimento in corso, relativo alla centrale Snam di Sulmona, e specifiche normative della Regione Abruzzo a tutela del territorio, della sicurezza e della salute pubblica. In primo luogo - si legge nella nota - sussiste il contrasto con la legge regionale numero 28 del 2012 che vieta la realizzazione di grandi metanodotti, con annesse centrali, in aree sismiche classificate come zona 1”.
“Gli scriventi - rende noto Moroni - sottolineano che, allo stato, è operante il contrasto con il Piano regionale per la Tutela della qualità dell’aria e che, al riguardo, la conclusione del Collegio è che si appalesa illegittima, anche a livello di legislazione statale, la scelta di far precedere l’Aia all’autorizzazione unica. Il Collegio non manca di rilevare l’importanza, sotto il profilo politico-istituzionale, delle risoluzioni approvate all’unanimità dal Consiglio regionale, che, oltre ad aver espresso un no motivato al progetto della Snam ha anche rigettato l’intesa con il Governo nazionale e deciso pertanto la sospensione di ogni procedimento in atto”.
“Alla luce delle motivazioni ampiamente riportate nella nota - ha proseguito l’assessore - mi associo alla richiesta di disdire la convocazione della conferenza dei servizi e ribadisco le ragioni dei comitati, legate, lo ricordo, non già ad una pregiudiziale contrarietà all’opera, quanto piuttosto a fondate e oggettive posizioni oppositive rispetto al percorso scelto dalla Snam. Il gasdotto andrebbe a interessare infatti, come è noto, aree ad altissimo rischio sismico e provocherebbe un inaccettabile impatto ambientale, con pesanti ripercussioni anche a livello economico, turistico e produttivo. Nel caso in cui - conclude Moroni - le nostre legittime e circostanziate richieste non avessero seguito ci riserviamo, a tutela dei diritti dei cittadini, di richiedere un’audizione alla stessa conferenza dei servizi. Intanto, come Comitati, abbiamo stabilito di tenere un presidio a Pescara durante la prossima riunione del Consiglio regionale”.
 

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