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Maturità: il messaggio del sindaco Biondi agli studenti aquilani

18/06/2019

Cari ragazzi, l’ultima campanella è suonata, e voi siete alle prese con la prova delle prove, quella che, probabilmente, attendete da cinque anni. Che vi sembrava lontana, che vi pareggerà con gli adulti e che vi renderà liberi. Abbiamo vissuto tutti, chi più chi meno, la scuola come un momento di obbligo. Soprattutto quella superiore. Ci siamo sentiti grandi, ma andavamo a scuola e non potevamo esserlo del tutto. Tra i banchi abbiamo studiato, giocato, a volte esagerato con l’energia. Abbiamo sviluppato il nostro carattere, per la prima volta, forse, da adulti, con adulti, i professori. Ci siamo scervellati immaginando cosa avremmo fatto e come. Le donne e gli uomini che sarete non sono ancora formati, ma è vero che, in questi cinque anni, avete avuto l’opportunità di cogliere i vostri talenti e magari farli crescere. Quello che vi attende, dipende da voi: dall’entusiasmo che impegnerete nel costruirvi, dal coraggio con cui affronterete le sfide, dall’umiltà con cui saprete imparare di nuovo a vivere. Questa volta in un mondo diverso in cui non vi indicheranno cosa studiare, non vi racconteranno come dovrete fare. In cui, piuttosto, sceglierete dove curiosare, dove osare, dove spendervi, dove insistere e desistere, dove piangere e amare. È arrivato il momento di riconoscere chi siete e quello che avete davanti, di rendere solidi gli scritti che avete letto e che vi frullano ancora nella testa. Non abbiate paura. Questa è solo la prima, delle prove. E anche se stanotte sarete presi a consolarvi, da domani sarete presi a raccontarvi il futuro, un po’ più soli e un po’ più uniti.

Abbiate la forza di prendere la vostra vita e stravolgerla, sappiate cogliere i suoi segnali, soprattutto sappiate cogliere voi stessi.

Del resto, e questo vale un po’ per tutti: “La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità” (Lucio Anneo Seneca).

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