L'Aquila, +18% di visitatori nell'ultimo anno: la cultura guida la rinascita del territorio
- Dal sisma del 2009 al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026: il capoluogo abruzzese è la nuova frontiera del turismo sostenibile e identitario;
- L’Aquila meta in crescita per il turismo nazionale e internazionale, trainata da un’offerta culturale e autentica: nel 2024, si registra un +18% di arrivi complessivi, +28% dall’estero;
- Il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026 è un acceleratore per l’attrattività del territorio: più arrivi e soggiorni più lunghi all’insegna della rinascita.
L’Aquila, 15 luglio 2025 – Con un incremento del 18% negli arrivi e del 14% nelle presenze nei primi nove mesi del 2024, L’Aquila si conferma meta turistica in forte crescita a livello nazionale e internazionale, punto di riferimento culturale e simbolo della rinascita post sisma. I dati, certificati dal report del Comune de L’Aquila “Flussi turistici: analisi degli esercizi ricettivi e delle variazioni di arrivi e presenze”, evidenzia una crescita strutturale della città e un solido posizionamento destinato solo a rafforzarsi nel corso del 2026, grazie anche al riconoscimento della città quale “Capitale Italiana della Cultura”.
Negli ultimi quindici anni, il sistema cittadino si è progressivamente trasformato, con investimenti orientati alla riqualificazione degli spazi, al rafforzamento dell’offerta culturale e alla creazione di nuove opportunità economiche e professionali legate all’accoglienza e alla fruizione dei luoghi. Spazio dunque al turismo inteso come occasione per stabilire una relazione con il territorio all’interno di un disegno strategico di lungo periodo.
“Tra il 2018 e il 2024, il numero di visitatori è cresciuto del 66%, mentre quello dei pernottamenti ha registrato un incremento del 104%. Si tratta di un trend molto positivo che interessa non solo il periodo estivo, ma anche quello invernale. Un risultato che conferma il progressivo superamento della stagionalità nei flussi turistici e il rinnovato interesse verso il patrimonio culturale, paesaggistico e artistico dell’Aquila e del suo comprensorio, frutto di un percorso di valorizzazione e di investimenti mirati avviato fin dall’inizio del nostro mandato. Il nostro progetto di Capitale italiana della Cultura per il 2026, guarda oltre le mura cittadine, è aperto al territorio dei crateri del 2009 e del Centro Italia per dimostrare come attraverso l’impegno delle istituzioni locali e la creatività dei territori si possano applicare modelli virtuosi utilizzabili in tutto il Paese” così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
“Questo appuntamento, che da quest’anno abbiamo inteso allargare ed estendere ad alcuni dei luoghi più caratteristici del nostro territorio, rappresenta una grande opportunità per la nostra città oltre che un significativo momento di valorizzazione e promozione con giornalisti di testate nazionali e internazionali. Siamo consapevoli che il titolo di “Capitale italiana della cultura” costituisca una scelta di marketing già orientata, rafforzando l’appeal che L’Aquila suscita sotto il profilo turistico e i dati recentemente illustrati ce lo confermano. In vista del prossimo anno, in cui saremo Capitale Italiana della Cultura, riteniamo che l’afflusso di visitatori possa ulteriormente incrementare e siamo a lavoro per affrontare questa esaltante sfida - ha dichiarato l’assessore al Turismo del Comune dell’Aquila, Ersilia Lancia - proprio perché riteniamo che l’offerta turistica sia sempre integrata pensiamo di ritornare nel corso dell’anno con ulteriori iniziative promozionali che abbraccino anche la città territorio”.
Nel 2024, infatti, sono 74.583 gli arrivi e 183.088 le presenze registrate nel Comune de L’Aquila nei primi nove mesi dell’anno, contro i 63.463 arrivi e le 160.809 presenze del 2023. Picchi significativi si registrano a maggio (+41% di arrivi), giugno (+28%) e agosto (+19%). E ancora: a gennaio, a fronte di un lieve calo negli arrivi (-7%), si osserva un +37% di presenze, segno che la permanenza media si allunga, indicando una fruizione più consapevole e immersiva del territorio.
La candidatura, prima, e la designazione, poi, a Capitale della Cultura hanno catalizzato energie e progettualità già avviate, stimolando nuove connessioni e rafforzando la coesione tra centro urbano e borghi, servizi e contenuti, esperienze e comunità. L’Aquila si è proposta fin dall’inizio come alternativa ai grandi poli turistici congestionati, puntando su un’identità coerente, su una narrazione territoriale riconoscibile e su un’offerta esperienziale capace di valorizzare patrimonio, paesaggio e sapori locali.
Nel 2024, la città ha contato 220 strutture ricettive attive, di cui 26 alberghiere e 194 extra-alberghiere. Tra queste ultime, gli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale crescono del +14,5%, confermando un modello ricettivo diffuso, flessibile e radicato nei quartieri. I bed & breakfast restano il cuore pulsante dell’ospitalità, in linea con una domanda che predilige relazioni autentiche e prossimità. L’internazionalizzazione è un altro elemento distintivo del 2024: gli arrivi dall’estero aumentano del 28%, le presenze del 37%, segnando un’attrattiva sempre più ampia e cosmopolita. Anche il contesto provinciale conferma la vitalità dell’intero territorio: nella sola Provincia dell’Aquila si contano 398.900 arrivi e 1.124.975 presenze (+3% e +12% rispetto al 2023), con oltre 1.077 strutture ricettive attive, di cui 844 extra-alberghiere. Rifugi di montagna (+10%), campeggi e villaggi turistici (+5,5%) e alloggi imprenditoriali (+3,7%) rappresentano le tipologie in maggiore espansione. Il segnale è chiaro: il turismo cresce, ma cresce nella qualità, nella varietà e nella sostenibilità.
Per ulteriori informazioni: Helodie Fazzalari Eleonora Artese
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