Ricostruzione, pubblicato 7° elenco di contributi per oltre 131 milioni di euro; l'Assessore Di Stefano: "La migliore risposta al Ministro Trigilia"
E’ stato pubblicato sul sito del Comune dell’Aquila un ulteriore
elenco, il settimo per la precisione, relativo al finanziamento per
la ricostruzione privata di immobili, dell’importo complessivo di 131
milioni 384mila 422 euro.
I fondi sono quelli stanziati nella delibera Cipe numero 50 del 2013 e
gli impegni sono distribuiti su due annualità. Si tratta,
rispettivamente, di 99 milioni 645mila 104 euro per il 2014 e di 31
milioni 739mila 318 euro per il 2015.
L’elenco delle pratiche ammesse a finanziamento, relative dunque a
immobili per cui si possono avviare i lavori, comprende 107 milioni
498mila 775 euro per i centri storici e 23 milioni 885mila 647 euro
per le periferie.
E’ questa la migliore risposta al Ministro Trigilia e alle sue
affermazioni sul “tiraggio annuo di soli 500 milioni” (tra tutti i
Comuni del cratere) e sul fatto che per la ricostruzione della città
dell’Aquila e del suo comprensorio non debbano essere trasferite
ulteriori risorse.
Si rammenta infatti che la disponibilità complessiva, assicurata dalla
richiamata delibera Cipe numero 50 del 2013, è di 114 milioni 483 mila
474 euro all’anno, dal 2014 al 2019, e che l’azione del Comune, oggi,
si è potuta concentrare sulle annualità 2014 e 2015, le quali, in
mancanza di nuovi provvedimenti, sono le sole con immediata
autorizzazione sul trasferimento di cassa.
Tuttavia il dato dimostra che la programmazione è ben avviata e che la
risposta sulle risorse è l’unico vuoto da riempire per dare solidità
alla ricostruzione della città dell’Aquila, delle sue frazioni e dei
Comuni del cratere sismico.
L’occasione mi è propizia per rispondere alle ultime esternazioni del
ministro Trigilia che, per i suoi ripetuti atteggiamenti, dovrebbe
cambiare la denominazione del suo dicastero, poiché egli è più
ministro di “divisione” che di “coesione” dei territori.
Per la confusione che fa tra sviluppo strategico e pianificazione
territoriale, gli rinnovo la richiesta, sinora rimasta senza risposte,
di un confronto proprio sulle materie oggetto dell’intervista
rilasciata al quotidiano “La Stampa” lunedì 13 gennaio.
Nell'attesa di un suo riscontro, lo informo intanto che:
1. La ricostruzione oggi è per la maggior parte attesa dai centri
storici e le nostre norme, locali come regionali, pur vetuste,
assolvono perfettamente a questo compito.
2. Il Comune dell’Aquila ha già adottato gli atti per la revisione del
proprio Piano regolatore generale, che riguarda la pianificazione
dell'intero territorio comunale, e non una limitata parte di esso, con
l'obiettivo di arrivare a consumo di suolo “zero”.
3. Il Consiglio Comunale ha approvato il Piano di Ricostruzione, nel
quale sono contenute le linee di indirizzo strategico per la
ricostruzione, il Piano per lo Sviluppo strategico ed economico (con
quattro punti cardine: università, ambiente, sviluppo turistico e
industria di qualità), e il Piano della mobilità, per arrivare alla
pedonalizzazione del centro storico cittadino.