Eccidio dei Nove Martiri, svolte le cerimonie per ricordare i giovani aquilani trucidati dai nazisti
Si sono svolte oggi le cerimonie in omaggio alla memoria dei Nove
Martiri aquilani, in occasione del 73esimo anniversario dell’eccidio.
Ad aprire le commemorazioni la cerimonia alla caserma Pasquali
Campomizzi, dove il sindaco Massimo Cialente ha deposto una corona di
alloro nel luogo in cui i nove martiri giovinetti furono trucidati.
Grande commozione e partecipazione all'Istituto di istruzione “Amedeo
di Savoia Duca d’Aosta”, all’iniziativa promossa dall’Istituto
abruzzese per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea,
in ricordo, in particolare, di Fernando La Torre, studente ebreo che
aveva frequentato il Regio Istituto Industriale. Altre due corone di
alloro sono state deposte al Cimitero Monumentale, davanti al
Monumento dedicato ai IX Martiri Aquilani e presso il Ceppo
Commemorativo nel sentiero Nove Martiri, in località Madonna Fore.
“Il sacrificio di questi ragazzi – ha dichiarato l’assessore alla
Cultura Betty Leone (nella foto, vicino al Ceppo Commemorativo) nel suo intervento alla cerimonia all’istituto
“Amedeo di Savoia Duca d’Aosta” – rappresenta una pietra fondamentale
sulla quale abbiamo tutti costruito la libertà individuale e di
pensiero di cui oggi godiamo e la democrazia nella quale viviamo. La
nostra comunità è fiera di questi giovani figli che hanno dato la
propria vita per un ideale. Il nostro presente è fatto di conquiste
che spesso, come in questo caso, sono state pagate a un prezzo
altissimo. Dobbiamo ricordarcelo sempre, il valore della memoria, in
questo senso, è un presidio di civiltà. Da questo germoglio deve
sbocciare, anche per le nuove generazioni, una profonda coscienza
civica, basata sui valori della libertà e della democrazia”.
Bruno D’Inzillo, Bernardino Di Mario, Fernando Della Torre, Carmine
Mancini, Giorgio Scimia, Francesco Colaiuda, Anteo Alleva, Sante
Marchetti, Pio Bartolini avevano tutti tra i diciotto e vent’anni.