"Quella del 4 novembre è la giornata dell'omaggio agli Italiani che hanno perduto la propria vita per la Patria e la Libertà"; intervento del sindaco Biondi
“L’esistenza di una Nazione è il plebiscito di ogni giorno. Ciò che fa una Nazione è comunque un lascito di ricordi. Gli antenati ci hanno fatto quello che siamo”.
Questa frase di Joseph Ernest Renan richiama l’eredità simbolica che ci porta ad appartenere ad uno Stato unitario. Essere eredi di questo patrimonio comune riconduce all’obbligo di conoscerlo e onorarlo.
Per questi motivi la ricorrenza del 4 Novembre implica una riflessione e un monito. Celebrando la Giornata delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale, insieme con quella storica dei Caduti in Guerra, si rende omaggio a tutti gli italiani che hanno perduto la propria vita per la Patria e per la Libertà.
Questa data ricorda, in particolare, la battaglia di Vittorio Veneto che, con la conclusione della Prima Guerra Mondiale, completò l’unificazione nazionale. Da quel momento è nata l’Italia come la conosciamo ora. Dopo la fine del conflitto il fronte dei “ragazzi del ‘99” diventa moto popolare, coscienza diffusa, difesa di un’ideale di Patria che passa attraverso l’unità della Nazione, nel nome dell’appartenenza a valori comuni.
L’Italia di oggi è, dunque, uno Stato non solo nel senso “burocratico”, nominale, geografico. È tale anche e soprattutto nelle coscienze e nell’appartenenza, proprio perché affonda le sue radici nel sacrificio. La Grande Guerra lasciò sul campo più di 15milioni di morti, di cui un milione e 240mila italiani. Oltre un milione furono i mutilati e i feriti. Nella sola battaglia di Caporetto, di cui in questi giorni ricorre il centenario, l’esercito italiano contò ben diecimila vittime.
L’Italia di oggi, quella che accoglie la nostra quotidianità, è figlia di quel sacrificio di vite umane, del dolore delle madri, delle mogli e degli orfani. Non dobbiamo mai dimenticarlo. Ogni giorno siamo chiamati a difenderne l’unità e i valori. Questa è una delle nostre missioni che è bene rinverdire il 4 Novembre. Oggi onoriamo la memoria di eroi troppo spesso dimenticati, che hanno messo la loro vita, nel fiore degli anni, a costruirci l’Italia. Per loro dobbiamo riscoprire, sempre, l’orgoglio di sentirci figli di una grande Patria.
Alle Forze Armate - che nella nostra Repubblica tutelano la sicurezza interna ma sono anche al servizio della pace, in Italia e nel mondo - va un grazie sincero. Anche per aver voluto garantirci giornalmente con l’alto impegno civile di sostegno nelle difficoltà più grandi, anche in occasione delle catastrofi naturali, come dopo il 6 aprile 2009.
Il 4 Novembre, dunque, non deve restare solo una data sul calendario. Questo giorno deve rinforzare in tutti noi, e soprattutto nei ragazzi di oggi, la responsabilità di tener fede ai valori per cui hanno combattuto, fino all’estremo sacrificio, i ragazzi di ieri.
Il Sindaco
Pierluigi Biondi