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L'Aquila. Il Comune conclude le procedure di stabilizzazione nei tempi di legge. In queste ore la firma dei contratti

comunicato
29/12/2021

“Al primo gennaio 2022 il Comune dell’Aquila non avrà un solo dipendente precario. A giugno 2017 erano 95. Oggi, dopo un percorso iniziato nel 2018, persone che vivevano instabilità professionali con l’Ente, a colpi di rinnovi per pochi mesi, conquistano finalmente il riconoscimento della dignità lavorativa e, con esse, le loro famiglie”. A darne notizia sono il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e l’assessore comunale al Personale, Fausta Bergamotto, annunciando che venerdì 31 mattina, dopo che nel mese di dicembre sono state espletate le procedure concorsuali, i precari cosiddetti della “ricostruzione”, impiegati nel Comune dell’Aquila e negli uffici speciali per la ricostruzione, incontreranno i vertici dell’Amministrazione e le strutture tecniche per ricevere le ultime indicazioni sulla presa di servizio dal primo gennaio.  

“La collaborazione e l’interlocuzione costante con il Dipartimento della Funzione Pubblica, e con il ministro Renato Brunetta, hanno consentito di raggiungere un obiettivo strategico di questa Amministrazione: azzerare il precariato”, proseguono i due che ripercorrono l’iter che ha portato al risultato.  

“Già nel 2019, come Giunta comunale, approvammo un primo parziale piano, con nostre risorse. Dopo il decreto “Agosto” del 2020, la cui scellerata previsione non concedeva risorse per la stabilizzazione e rischiava di rinviare ulteriormente le assunzioni, abbiamo iniziato una battaglia di territorio, promuovendo un’azione sinergica con Regione, Comuni del Cratere e sindacati. Una battaglia i cui punti fermi trascrivemmo in un documento unanime il 26 agosto 2020, al termine di una affollata e partecipata assemblea pubblica all’Auditorium del Parco. È stata questa unità che ci ha permesso di ottenere l’emendamento a firma di maggioranza e opposizione, approvato in Senato, in sede di conversione del decreto “Agosto”, e arrivare a fine novembre di quest’anno alla pubblicazione del DPCM, su proposta del ministro Brunetta, con l’assegnazione delle risorse necessarie. Da qui la corsa contro il tempo per emanare i bandi, espletare le prove di concorso e arrivare a oggi”, concludono Biondi e Bergamotto.  

La modifica al decreto “Agosto”, frutto della battaglia aquilana, ha fatto scuola fino a essere utilizzata per dare certezze a tutti i precari impegnati in aree colpite da calamità naturali, anche in altre realtà d’Italia. I fondi assegnati al Comune dell’Aquila per la stabilizzazione ammontano a 2,5 milioni di euro, di gran lunga la cifra più alta in Italia tra quelle previste per gli enti che stanno utilizzando la procedura. Il Comune dell’Aquila assumerà anche i dipendenti precari dell’Ufficio speciale per la ricostruzione del capoluogo e dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del Cratere. Nella fattispecie, 39 provengono dal Comune dell’Aquila, 13 all’Usra e 15 all’Usrc.  

“Si chiude un capitolo nero per la storia del Comune dell’Aquila. Un capitolo fatto di pagine buie in cui madri e padri di famiglia, in difesa del loro diritto al lavoro, a tutela del loro impegno, si sono trovati persino costretti a occupare gli uffici del sindaco, come accadde nel 2015, a rincorrere assessori che fuggivano e a essere rabboniti con contratti rinnovati di mese in mese”, concludono il primo cittadino e Bergamotto.

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