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Sanità: centrale 118, Biondi "Grande traguardo, prossimo obiettivo nuova sala operatoria 'ibrida'"

comunicato
12/01/2022

"Finalmente dopo anni di colpevole impasse, l'ospedale dell'Aquila avrà una moderna centrale operativa del 118, un traguardo che ci consente di guardare al prossimo obiettivo: la realizzazione di una nuova sala operatoria 'ibrida', in grado di gestire le situazioni chirurgiche più delicate e di consolidare il ruolo del San Salvatore come presidio 'hub' per il Covid e, più in generale, per le emergenze".  

Lo ha detto il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, nel corso della conferenza stampa per la presentazione del progetto da 4 milioni di euro del presidio 118 che si è svolta nella sala ipogea del Consiglio regionale dell'Abruzzo, insieme al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, dell'assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, e del direttore generale della Azienda sanitaria locale Avezzano-Sulmona-L'Aquila, Ferdinando Romano, alla presenza del vice presidente della Regione, Emanuele Imprudente, dell'assessore regionale alle Aree interne, Guido Quintino Liris, e del vice presidente del Consiglio regionale, Roberto Santangelo. 

"Questo è un progetto che ho visto nascere più di dieci anni fa quando, da sindaco del Comune di Villa Sant'Angelo, partecipai alla stesura dell'accordo tra Regione Emilia-Romagna e Asl dell'Aquila che destinava, oltre ai 2,1 milioni di euro per il 118, una quota per l'ambulatorio del paese di cui ero primo cittadino all'epoca del sisma", spiega Biondi. 

"Pur nella gioia di vedere finalmente approdato alla fase finale un progetto su cui ho lavorato d'impegno sin dal mio insediamento, provo molta rabbia nel constatare che se la centrale del 118 finora non ha mai visto la luce è ascrivibile a precise responsabilità politiche frutto delle scelte della precedente amministrazione regionale. - precisa il sindaco - L'opera, infatti, era prevista nel terzo stralcio dell'accordo quadro sui fondi nazionali dell'edilizia sanitaria ex articolo 20 della legge 67 del 1988, ma fu bloccata nel braccio di ferro tra Regione e ministero della Salute in cui quest'ultimo contestava il mega progetto dell'ospedale dell'area Chieti-Pescara in project financing, per cui addirittura il settore Sanità della Regione arrivò a garantire la copertura delle rate dell'accordo con proprie risorse". 

"Dopo la centrale operativa del 118, chiedo alla Regione di programmare l'intervento per aggiungere la sala operatoria numero 9 all'offerta chirurgica del nosocomio del capoluogo, per cui già c'è un progetto preliminare. La struttura sarebbe localizzata proprio nella palazzina di fronte l’area della futura centrale operativa del 118 e consentirebbe di gestire i pazienti Covid in modo autonomo, decomprimendo le normali attività che già scontano pesanti ritardi, allungando a dismisura le liste di attesa, con particolari conseguenze per i malati più a rischio”. 

“Sarebbe un ulteriore arricchimento per il San Salvatore, a corollario del lavoro che si è svolto in questi anni per il suo potenziamento ed efficientamento con iniziative importanti come quelle che hanno portato alla riattivazione del padiglione G8 e alla ristrutturazione e al completamento dell’edificio Delta 7", conclude il sindaco. 

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