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Fascia di rispetto del cimitero: rinormate le destinazioni. De Santis e Ferella: finalmente mettiamo la parola fine al caos normativo della zona est

comunicato
28/11/2023

Dopo anni si scrive finalmente (e positivamente) la parola fine all’annosa questione della fascia di rispetto del cimitero. La giunta comunale dell’Aquila infatti, su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Francesco De Santis, ha approvato e trasmesso al Consiglio comunale – per il varo definitivo – le delibere riguardanti le tre varianti relative alla riclassificazione urbanistica dei suoli ricompresi tra il perimetro di 200 metri dal muro del cimitero ed il limite della fascia di rispetto, definito con deliberazioni consiliari del 2013 e del 2015.

La riclassificazione interessa i lati Nord ed Ovest, Est e Sud. Viene colmato così quel vuoto normativo e pianificatorio creatosi a seguito dei numerosi contenziosi iniziati nel lontano 2008 e conclusi dal Consiglio di Stato con la recente sentenza del 2020, che ha sancito la legittimità della riduzione della fascia di rispetto del cimitero da 200 metri a misura variabile compresa tra i 50 e 100 metri. Misura posta in essere proprio con le citate deliberazioni del Consiglio comunale del 2013 e del 2015.

La rinormazione delle porzioni attualmente prive di disciplina conferma le precedenti destinazioni così come attribuite con la Delibera consiliare di approvazione della variante al Piano regolatore generale, denominata “Acquasanta Collemaggio – Accesso orientale al Capoluogo” del 2002, oltre che le destinazioni coerenti e idonee all’attuazione di opere pubbliche, di interesse pubblico e di interventi urbanistici – e non semplicemente edilizi –, conseguenti alle sopraggiunte esigenze del territorio e compatibili alle strutture, impianti ed opere pubbliche attuate dalla Protezione Civile Nazionale a seguito del sisma del 2009.

Il Consiglio comunale procederà all’esame della proposta, redatta dagli uffici, di controdeduzione alle osservazioni pervenute ed all’approvazione definitiva delle varianti.

Dopo 15 anni, chiudiamo una situazione lasciata pericolosamente aperta nel passato.

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