Ricorrenza del sisma 2009, undicesimo anno, commozione e speranza; il messaggio del Presidente della Repubblica e il discorso del sindaco dell'Aquila
Commozione e speranza. I due sentimenti principali del pomeriggio e della serata di ieri, in occasione della ricorrenza dell'undicesimo anno dal sisma che devastò L'Aquila e una vasta parte del circondario. Dalla deposizione di un ramoscello d'ulivo da parte del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che nel 2009 era primo cittadino del piccolo Comune di Villa Sant’Angelo, martoriato anch'esso dalle perdite, e dell’arcivescovo dell'Aquila, cardinale Giuseppe Petrocchi, sul luogo dove sorgeva la Casa dello Studente e dove persero la vita 8 studenti, all'accensione del braciere posizionato nei pressi della Chiesa di Santa Maria del Suffragio da parte di un vigile del fuoco. Dall'omaggio alle lapidi commemorative delle vittime del terremoto nella Cappella della Memoria della stessa Chiesa di S. Maria del Suffragio da parte del prefetto Cinzia Torraco all'intervento del sindaco Biondi, alla presenza anche del sindaco di Barisciano, Francesco Di Paolo, in rappresentanza dei Comuni del cratere sismico. Il sindaco ha dato lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Al termine, il cardinale Petrocchi ha celebrato la funzione religiosa rigorosamente a porte chiuse. Qui sotto il messaggio del Capo dello Stato e l'intervento del sindaco. Unità di sentimenti con il dramma che il mondo, e l'Italia in particolare, stanno vivendo in questo periodo di emergenza sanitaria per il coronavirus covid-19
Il messaggio del Presidente della Repubblica
L'intervento del sindaco dell'Aquila